Grazie Ragazzi!
- Gkeats
- 17 mag 2015
- Tempo di lettura: 3 min
Gardanella terza classifica ai campionati italiani di Padel al Foro Italico
REPORT

Gardanella Padel terza a Roma. Alla vigilia sarebbe stato un risultato ottimale ben accettato da tutti. Di fronte allo strapotere romano (la capitale vanta oltre 100 campi con varie migliaia di praticanti ormai) opporsi con trionfo sarebbe stato un successo ai limiti della possibilità di chiunque. Eppure, dopo la convincente prestazione contro Il TC Parioli della onnipotente Testud, il team di Spector presentava una fiammella di speranza ben alimentata dai fatti in campo. Fiammella che diventava quasi divampante dopo la straordinaria vittoria di Savoldi e Mogni contro la prima coppia Marelli/Rossi del TC Aniene di Santopadre e Cipolla. L' italo argentino Ariel incantava con il suo padel di recuperi e tagli, mentre Savoldi si confermava terminale di chiusura tra i più esplosivi del circuito. Dopo aver vanificato 6 match points nel secondo set, chiudevano 76 67 64 con chiusura di Mogni con bandeja imprendibile dal vetro. Fiammella che diventava fuoco vero dopo che la coppia milanese femminile Anke-Maria si portava al terzo set contro le tenniste dell' Aniene. Quarto game dell' ultimo set decisivo. Mille vantaggi e purtroppo break decisivo delle Romane che da lì avrebbero alllungato definitivamente. 1-1 come incontri, con la Gardanella che ora può schierare la coppia solidità Sinisi-Severini e l' inedita Spector-Martire, ben rassicurante per la presenza dell' argentivo che al momento è probabilmente il giocatore più decisivo su single match presente in Italia. I Romani invece schierano la serie A di tennis con Santopadre-Cobolli e Cipolla-Lommi, 4 tennisti professionisti praticamente e 2 ex cento del mondo in tempi recentissimi. Gli incontri partono in contemporanea e dopo un discreto inizio, Spector-Martire non riescono a trovare mai il bandolo della matassa. Martire non è nè carne nè pesce per questo livello, troppo lento per giocare a gara di volee con dei tennisti pro e non pronto tecnicamente per difendere con pazienza su rotazioni mancine di Lommi e palle reattive e precise di Cipolla. Nonostante qualche gemma qua e là, Spector viene isolato dal gioco e il 46 36 lascia poco spazio a interpretazioni di sorta. Dall' altra parte Severini e Sinisi soffrono inizialmente i bombardamenti di Cobolli e il tocco mancino incredibile di Santopadre e cedono la prima frazione. Dopodichè l' italo-ispanico Tio Pepe fa valere la sua superiore lettura e capacità difensiva, mentre Seve Lukita il suo incredibile gioco in avanzamento. Complice un momentaneo calo di Cobolli, pareggiano 1-1 e si portano addirittura 3-0 pesante con due breaks. Sembrerebbe fatta. Tuttavia Cobolli si riprende e i due Romani trovano la tattica di alzare su Sinisi e prendere la rete. Precedentemente questo schema non aveva avuto successo, ma in questi scampoli finali paga e girano set, partita e esito a squadre chiudendo 64 il terzo e 3-1 per l' Aniene la competizione. TC Aniene che poi vincerà la finale contro le Molette, addirittura devastando la coppia italiana al vertice Pupillo-Pupillo. Peccato per i nostri ragazzi dunque, che pur senza, in molti casi per loro, una adeguata preparazione o esperienza, sono andati su un podio che poteva accoglierli anche sugli attici più desiderati.
CONSIDERAZIONI
Dipende dallo scopo per cui si gioca a padel. Se è unicamente per divertirsi, a praticamente qualsiasi livello, va benissimo giocare nel modo che si preferisce. Di difesa, aggressivo, tennistico, attaccati al vetro, come a ciascuno aggrada insomma.
Se si vuole vincere e anche dare nobiltà e unicità a questo sport, con l' aumentare della base e della qualità dei praticanti, non si può continuare a interpretare questo sport come un saggio di volee con racchetta diversa. Ci sarà sempre un tennista più bravo in ciò. Per dare valore allo sport va interpretato solamente come viene giocato veramente dai pro. Con una qualità altissima della difesa, con i colpi tipici della vibora e della bandeja, con una importanza determinante del cambio di ritmo e di angoli e con l' utilizzo del lob nelle sue mille variazioni e combinazioni. Quello che dispiace non è tanto arrivare secondi, terzi o ultimi, ma che a vincere, pur con indubbio e grande merito, siano tennisti forti e che in tal modo in giro si possa pensare che il paddle sia una copia, simpatica e ludica, ma pur sempre una copia minore del suo fratello di racchetta più famoso. Quando si sentirà che Fognini e Seppi ci hanno provato ma che hanno perso con due padeleri sconosciuti ai più, allora sì, sapremo per certo che il padel avrà davvero sfondato anche da noi.
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